Il progetto Kalipatnam è promosso dall’associazione Amicizia Italia onlus ed ha ottenuto il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nell’ambito del programma regionale della Cooperazione Internazionale allo sviluppo.
Il progetto viene gestito dalle suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore di Vijayawada in Andhra Pradesh in India con la collaborazione dell’associazione Nicopeja onlus e del Comune di Martignacco.
Gli obiettivi del progetto Kalipatnam sono diversi e vanno dalla necessità di manutenzione dell’ospedale St. Francis a quello di ammodernamento delle sue attrezzature e dei suoi arredi fino al potenziamento dell’intervento medico direttamente nelle comunità limitrofe all’ospedale tramite i medical camp.
Sr Rosanis, la direttrice sanitaria dell’ospedale ed anche unico medico del villaggio, si reca personalmente con il suo staff nei vicini villaggi di Nagendrapuram, Santhoshapuram, Mutyalapalli, Varathippa …. per offrire assistenza medica. Grazie a questo progetto di cooperazione internazionale con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Sr Rosanis, accompagnata da persone del luogo, ha anche potuto effettuare formazione sanitaria illustrando le norme igienico sanitarie di base con un intuitivo libretto ideato e stampato proprio nel corso del progetto.
Guarda il video del progetto
2022 – Kalipatnam: il nuovo analizzatore ematologico
Un pò di storia sull’attività delle suore Francescane a Kalipatnam
La Comunità Religiosa delle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore è giunta nella località di Kalipatnam nel 1992 e si è subito inserita nella realtà locale, avviando un’azione di accoglienza e sostegno scolastico e nutrizionale a favore delle bambine e delle ragazze di famiglie poverissime, allargando il raggio agli oltre trenta villaggi dell’area di riferimento.
Le Suore hanno costruito inizialmente, proprio nel centro di Kalipatnam, un piccolissimo ricovero di accoglienza diurna per le bambine e le ragazze di strada.
Ben presto le Missionarie si sono rese conto della mancanza di strutture sanitarie in loco e della sempre maggior esigenza locale di assistenza sanitaria così nel gennaio 1996 hanno costruito un primo dispensario in cui ospitavano anche le bambine.
Dato l’aumento delle richieste di assistenza sanitaria le Missionarie hanno trasferito le bambine in un altro piccolo locale di fronte al dispensario e poi grazie al sostegno dell’associazione “Missione Tau onlus” hanno costruito un hostel in cui accogliere le bambine. Riuscendo in tal modo a scindere il servizio sanitario dall’accoglienza alle bambine.
Per rispondere alla crescente emergenza sanitaria le Suore Francescane hanno potenziato ulteriormente il dispensario aggiungendo un ambulatorio e nel 2005 è arrivata il primo medico, Sr Rosanis, specializzata a Roma in ginecologia, e a quel punto è sorto il reparto di maternità di Kalipatnam. Attualmente la struttura ha la connotazione di un piccolo ospedale con una farmacia, un laboratorio per le analisi, due stanze per la degenza con circa venti letti, una sala parto, una sala operatoria, due ambulatori medici e naturalmente una sala d’aspetto. Anche lo staff sanitario è stato potenziato ed è costituito da un medico, quattro infermiere e tre operatori sanitari.
Un pò di storia sull’Associazione Amicizia Italia India Onlus
L’associazione Amicizia Italia India onlus è stata fondata dall’ingegner Gianandrea Gropplero di Troppenburg negli anni ottanta del ‘900 ed ha operato principalmente in collaborazione con i padri gesuiti indiani dell’Andhra Pradesh.
Attualmente l’associazione Amicizia Italia India, iscritta all’anagrafe delle Onlus dal 2005, ha ampliato la sua attività in India e collabora, insieme all’associazione Nicopeja onlus, con le suore della Provvidenza di San Luigi Scrosoppi di Barrackpore e con le suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore di Vijayawada in Andhra Pradesh.
Il suo fondatore ha svolto una parte della sua attività professionale in Africa, in particolare ha collaborato alla costruzione della famosa via di collegamento fra l’Etiopia e il Kenia, la Nairobi – Addis Abeba. Già in quel periodo l’ing. Gropplero si era reso conto delle disumane condizioni di vita dei “suoi” operai ed aveva iniziato a costruire per loro dei centri sociali per creare servizi per le famiglie degli operai. Terminata l’opera di costruzione della strada l’ingegnere era tornato in Italia, tornato poi nuovamente in loco e si era reso conto che tutto ciò che aveva costruito era stato smantellato. Ciò gli aveva provocato un grande dispiacere e tanta amarezza, tanto che non voleva più intraprendere alcuna nuova opera umanitaria, ma il fuoco che aveva dentro lo spinse a cercare una nuova “terra” dove operare: si recò quindi in India da Madre Teresa di Calcutta, dove rimase tre mesi. Madre Teresa affidò all’ing. Gropplero un compito: andare nei luoghi dove le sue suore non riuscivano ad arrivare. Così l’ingegnere con una vecchia jeep iniziò la sua missione in India dedicando gli ultimi 20 anni della sua vita alla popolazione tribale della foresta dell’Andhra Pradesh.
Durante la sua lunga attività e con l’aiuto di tanti benefattori è riuscito a costruire: 220 scuole, 2 ospedali e 23 dispensari. Inoltre ha realizzato ben 658 pozzi grazie a finanziamenti ottenuti nell’ambito della cooperazione allo sviluppo dello Stato Italiano, della Comunità Europea e di numerosi Enti e privati.
In collaborazione con i padri gesuiti del Loyola Centre of Hyderabad ha creato anche 123 cooperative per dare lavoro ai più poveri.
Fra le tante opere realizzate dall’ing. Gianandrea ricordiamo la costruzione della Arrupe Home for Tribal Children in Katukapally e del Deepa Nivas a Vijayawada in Andhra Pradesh, grande complesso con laboratori di formazione professionale di falegnameria, stamperia e legatoria e taglio e cucito per accogliere fino a 300 bambini.